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I tre testi riuniti in questo volume costituiscono una trilogia dell'identità esistenziale, del rapporto dell'individuo con la Storia. La grande passeggiata s'ispira a un celebre fatto di cronaca: la clamorosa vicenda che nel 2011 aveva visto l'ex direttore del Fondo Monetario Internazionale Dominique Strauss-Kahn accusato di stupro e stroncato nella sua ascesa politica viene qui rivista e trasfigurata in una micidiale trappola tragica. Natura morta con attori è molte cose insieme: un'inedita versione dell'omicidio Pasolini, un thriller filosofico, un dramma da camera visionario e tesissimo, sviluppato come un redde rationem veritativo tra un uomo e una donna che, in una sera qualunque della vita, decidono di essere - per una volta - «assolutamente sinceri», interrogandosi senza pietà, dicendosi finalmente tutto. Agamennone è una riscrittura postmoderna del classico tragico in cui gli elementi e i personaggi del dramma eschileo vengono messi a reazione, scatenati l'uno contro l'altro fino alle estreme conseguenze, in una tensione d'amore e di rabbia, erotismo e cupezza, tristezza e furore: un'opera intima ed epica insieme, estremamente contemporanea, che rivela una potente e validissima nuova versione nella tradizione di riscrittura del mito greco. Le storie sono diverse, la lingua è affidata a una scrittura poetica intensa e a una versificazione serrata, la drammaturgia è ambiziosa e mira continuamente alla commistione dei generi letterari - poesia e teatro, performance e narrazione - in un sogno di «totalità linguistica» oltranzistico e spregiudicato.